Insegnalo ad altre due persone


Una volta che capisci la meccanica del disegno sei di sicuro in grado di insegnarla agli altri.
Pensa soltanto una cosa. Se tu riesce a trasmettere questa a 2 persone il giorno dopo e queste due persone fanno lo stesso e ogni persona che impara a disegnare lo insegna ad altre due, in 30 giorni, sai quante persone avranno imparato a disegnare?
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Ecco, e per riuscire in questa impresa qual è l’unica cosa necessaria? Che dopo che hai imparato a disegnare tu perda 10 minuti del tuo tempo per insegnare ad altre due persone quello che tu hai imparato.

Vedi quanto potenza ci può essere nascosta in un semplice gesto? 2 miliardi di persone che scoprono di non essere incapaci di disegnare ma che semplicemente non sapevano come farlo.
E quanto è costato all’umanità questo? Niente, i 9 euro che tu hai pagato per questo libro, soltanto quello.

Quale può essere il guadagno per l’umanità se ognuna di quelle menti trovano strumenti per rappresentare le proprie idee? Quale può essere il guadagno se tutte quelle menti trovano sollievo per i propri cervelli e le proprie anime disegnando o dipingendo?
Quando una persona disegna deve per forza mettere a dormire la parte sinistra del cervello. Deve per forza placcare quei pensieri ricorrenti che non servono ad altro che farci impazzire, preoccupare e farci sentire in colpa per cose che non abbiamo fatto o non abbiamo detto.
Quando una persona disegna, lo fa isolandosi dentro un mondo dove non esistono le parole, nello stesso modo in cui si isolano le persone quando giocano con la Play station; ma a differenza dei giochi elettronici che creano ansia e frustrazione l’attività di disegnare crea piacere e sollievo.
Piacere e sollievo quando non si riesce a fare nulla di carino, enormi soddisfazioni quando si insegna a disegnare ad un altro o si riesce a rappresentare in modo obiettivo una nostra idea, un nostro progetto, un nostro ritratto.

L’autoritratto è un ottimo modo di conoscersi, l’atto di disegnare non può essere fatto senza l’azione di osservare ciò che si disegna, da un punto di vista impersonale, da un punto di vista di una persona che è costretta a guardare la realtà per poi rappresentarla.
Se come dicono, la capacità di disegnare è un dono, facciamo in modo che questo dono si moltiplichi all’infinito. Come? Semplice, divertendosi.

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